Voglio condividere la mia storia per evitare che gli altri debbano passare quello che ho dovuto patire io. Non è nel mio stile insegnare palesemente alle persone o dire loro come vivere, né mi piace dare consigli agli altri sui cambiamenti necessari, nemmeno se me lo chiedono. Preferisco guidare dando il buon esempio e creeare un ambiente sicuro affinché possano entrare in contatto con la loro verità personale.
Ho ripensato spesso a tutto questo dopo gli eventi dell'inverno e della primavera del 2006, quando ho avuto un'esperienza di premorte e sono guarita dal cancro che avevo ormai da quattro anni. Durante l'esperienza di premorte, sono stata in grado di vedere e percepire alcuni aspetti della mia vita futura, e ho capito che una delle ragioni per cui ho scelto di ritornare alla vita terrena è stata quella di condividere con gli altri quella esperienza e il messaggio in essa contenuto.
Ho sentito infatti che avrei potuto ispirare migliaia e migliaia di persone, sebbene non fosse chiaro come ci sarei riuscita: sapevo solo che avrei aiutato tantissima gente. Ebbi la netta sensazione di non dover far niente di particolare affinché ciò accadesse; dovevo solo essere me stessa, godere della vita e diventare strumento di una forza superiore.
Così è stato. Ho parlato e scritto delle mie esperienze in risposta agli interrogativi posti sia da parte della medicina e della scienza, sia di persone che cercavano di dare un senso alle loro esperienze e di capire l'essenza del mondo. Ed è così che è nato anche questo libro. Qui spiego diffusamente ciò che ho imparato dall'esperienza di premorte e dal cancro. Mi piace tantissimo condividere il mio vissuto e la compresione della vita che ne deriva, soprattutto quando sento che gli altri possono trarne beneficio.
Inizio a raccontare la mia storia nella Prima Parte, a partire dal contesto multiculturale in cui sono cresciuta e che offriva credenze differenti e spesso in contraddizione tra loro. Spiegherò come tutto questo mi abbia plasmato, fomentando le paure che successivamente si sono manifestate sotto forma di malattia, e ti accompagnerò nel viaggio attraverso i miei anni da adulta fino alla discesa agli inferi del cancro.
Nella Seconda Parte, invecen affronto il tema della premorte: qual è stata la mia esperienza, ciò che ho capito in quel momento e cosa è successo dopo. Essere guarita dal cancro e lavorare per trovare il mio nuovo posto nel mondo è stato un viaggio sorprendente, difficile ed eccitante!
Nella erza Parte descrivo ciò che so adesso sulla guarigione, com'è il mondo oggi e in che modo possiamo vivere come riflesso di ciò che siamo veramente, permettendo al nostro splendore di emergere.
Il libro si chiude con una sezione di domande e risposte in cui ho raccolto alcuni degli interrogativi più problematici e frequenti che mi sono stati rivolti.
Ma prima di condividere con te quello che ho imparato dalla mia esperienza, vorrei precisare che non rivendico assolutamente nessuna verità universale o scientifica, né voglio assurgere al ruolo di guru spirituale. Né sto cercando di essere l'iniziatrice di una nuova religione o credo. Il mio unico scopo è quello di aiutare, non di convincere.
In particolare voglio sottolineare che non hai affatto bisogno di una esperienza di premorte per guarire! Il mio intento pè di condividere con te tutti gli stimoli emotivi e psicologici che ritengo abbiano contribuito allo sviluppo del mio cancro, nella speranza che, identificando questi fattori, tu possa ridurre le probabilità di ammalarti, o magari persino scongiurare del tutto la malattia. Allo stesso modo, se tu o qualcuno che conosci avete il cancro o qualche altra grave patologia, vi prego di tenere presente che ci sono tantissimi percorsi di guarigione. Vorrei solo suggerirvi di seguire quello che "sentite" più giusto e in sintonia con voi.
Se stai cercando istruzioni passo per passo o un insieme di regole a cui attenerti, allora non sono la persona giusta per te, perché non credo nella definizione di dogmi "che vadano bene per tutti". Essi finirebbero solo con il limitare ciò che sei. Anche quando parlodell'amore per me stessa, il mio intento non è quello di attirare l'attenzione su di me, ma di farti provare lo stesso sentimento, nei tuoi confronti. Nel condividere la mia esperienza e le mie riflessioni, il mio unico scopo è quello di innescare la miccia della perfezione che risidete in te. Desidero svegliare il guru addormentato che hai dentro affinché ti guidi alla ricerca del tuo posto al centro dell'universo.
Spero tanto che tu possa ritrovare la gioia in ogni giorno del tuo viaggio e che giunga ad amare la vita come faccio io ora!
Tratto dal libro “Morendo ho ritrovato me stessa” di Anita Moorjani
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